Le persecuzioni per motivi politici

Un altro aspetto delle persecuzioni attuate dai fascisti e dai nazisti fu quello contro coloro che avevano idee che andavano contro l’ideologia totalitaria della loro patria. Fin dal 1926, con l’introduzione del Tribunale speciale fascista, fu perseguitata ogni attività politica contraria al regime.
Tutti i partiti politici erano già stati sciolti e messi fuori legge per cui ogni attività politica che non fosse in linea con quella del PNF era bollata come “sovversiva”. Si è calcolato che coloro che furono deportati o nelle isole o in piccoli comuni, soprattutto nel Mezzogiorno, dove erano sottoposti alla libertà vigilata, furono oltre 10.000, ma si può ritenere che le persone che la polizia politica considerò ostili al regime, pericolose per esso e quindi, soggette a diverse misure di sicurezza e repressione, furono più di 16.000.